I costi del personale costituiscono quasi sempre un tema chiave nella gestione aziendale e sono al tempo stesso una delle maggiori preoccupazioni di qualsiasi imprenditore o amministratore. Gestire correttamente l’equilibrio tra i fabbisogni operativi e le ricadute sul bilancio aziendale è difficile. E la difficoltà è spesso acuita dalla mancanza di numeri o dalla incomprensione degli stessi. La corretta rilevazione/esposizione dei costi del personale costituisce quasi puntualmente un problema. Spesso l’imprenditore ha informazioni appena sufficienti, la confusione tra lordo e costo la fa da padrona e, quando si comincia a ragionare di incidenze dei ratei e del tfr, e ad entrare in dettagli, i dubbi e le incertezze si moltiplicano.
Quando poi, nelle aziende più piccole o meno strutturate, la rilevazione dei costi del personale avviene soltanto in sede di chiusura di bilancio, e solo in quel momento si procede alla quantificazione degli accantonamenti e delle ferie, le sorprese sono sempre negative e le eventuali previsioni si rivelano puntualmente sottostimate. Marzo è il mese in cui i consuntivi dell’anno prima appaiono inverosimilmente alti e vengono messi in discussione nella loro attendibilità. Invece, capire puntualmente e presto se il costo del lavoro sta lievitando per politiche retributive, per conclusione degli sgravi, per effetti del ccnl o per disinvolte gestioni degli straordinari, evita errori di rotta. In questo percorso formativo abbiamo accompagnato nei mesi scorsi alcuni giovani imprenditori e managers portandoli a maneggiare con disinvoltura numeri che prima erano ostici e talvolta incomprensibili.
Li abbiamo convinti che una rilevazione dei costi puntuale e strutturata, gestita con reportistica periodica in corso d’anno, è fondamentale per evitare errate valutazioni dei costi del personale.
Se poi i costi consuntivi si accompagnano al confronto con budgets del personale, la percezione diventa ancora più efficace. Una volta entrati pienamente in quest’ottica di rilevazione gestionale - e non più soltanto contabile - del costo, la scrittura ai fini di bilancio torna ad avere un valore relativo, utile per i fini contabili, laddove, per la gestione dell’azienda, l’attenzione si sposta sul costo operativo, che poi è quello che veramente interessa per le scelte di chi governa l’azienda.
Per questi managers ed imprenditori siamo riusciti a semplificare la complessità dei numeri, forti anche della nostra esperienza ventennale che si è progressivamente affinata anche per la necessità di interloquire con manager e controllers stranieri che, in prima battuta, risultano sempre molto sorpresi dalla complessità delle buste paga italiane e dalla entità del cuneo sul costo del lavoro. Interloquire con loro ci ha consentito di impostare reportistiche ancor più chiare ed efficaci.