Si sono incontrate a Tel Aviv le giovani donne più influenti del pianeta per inaugurare la cerimonia che saluta il primo giorno della quotazione di un’impresa. Al summit, organizzato da Forbes, sono state invitate a partecipare le startup rosa più innovative del mondo. All’apertura del convegno Randall Lane sottolinea “Vogliamo mettere insieme le leader del mondo per dimostrare la capacità di impatto sociale delle donne ovunque.”
Tra queste c’è chi ha inventato app di marketing per il brand del lusso, chi ha creato sistemi di valutazione del personale in sostituzione dei classici test psicologici e chi invece ha puntato su formule ipersalutiste come i superfood surgelati monodose.
Era presente anche Lora Haddock una impact company, cioè devolve una percentuale dei propri ricavi per scopi sociali, fondatrice di Lora DiCarlo, società improntata sul piacere personale, anche detta startupsextech. Lora, che oggi ha 36 anni, ha inventato - in collaborazione con la facoltà di robotica dell’Università dell’Oregon - un vibratore di nuova generazione. La sua invenzione è stata censurata scatenando una reazione globale sui social incentrata sulla discriminazione sessuale, dopo il polverone mediatico però l’invenzione è stata riammessa alla premiazione del Ces, la fiera mondiale delle tecnologie di Las Vegas.
Tra le invitate c’era anche Brandi Leifso, 28 anni, fondatrice di Evio Beauty, che tra i vari prodotti vanta anche Iona Cannabis Corp, una divisione specializzata nella canapa legalizzata. Anna Chif che ha creato Dialogue, una società di sanità telematica, raccogliendo 15 milioni di dollari da fondi di venture capital.
Molte di queste startup create da donne si caratterizzano per la loro sostenibilità perché la fantasia imprenditoriale delle donne non ha limiti.