Telelavoro, decollo molto lento.

21 Settembre

Immagine per la news Telelavoro, decollo molto lento.

Il telelavoro, ovvero il “lavorare da casa”, prevede un impiego subordinato eseguito al di fuori della sede aziendale con il supporto di tecnologie informatiche.
Questa tipologia contrattuale presenta vincoli spazio-temporali contrattualmente definiti, è pensata per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e contemporaneamente, favorisce la crescita della produttività.
Paola Zanotto, presidente del Movimento donna impresa di Confartigianato Vicenza, sottolinea come questa pratica, anche presentando lacune sul fronte della sicurezza, sia destinata a incrementare l’occupazione giovanile e soprattutto quella femminile. Zanotto sottolinea l’importante impatto sociale che questa modalità può avere, agevolando chi ha necessità di occuparsi di figli piccoli o di genitori non autosufficienti.

Molte grandi imprese stanno cercando di offrire l’opportunità ai propri dipendenti di svolgere le loro mansioni da casa, in modo flessibile e autonomo. Le aziende che già hanno sperimentato il telelavoro hanno registrato un riscontro positivo e un aumento della produttività.
Per quanto riguarda la pubblica amministrazione invece - la legge Madia prevede il telelavoro anche negli enti pubblici - i numeri sono ancora molto bassi. Secondo uno studio del Politecnico di Milano i lavoratori pubblici e privati impiegati nel telelavoro nel nostro Pese sono fanalino di coda in Europa.
Molte aziende in Italia stanno pensando ai vantaggi che il telelavoro o lo smart working potrebbero offrire, ma sono ancora troppo poche quelle che lo stanno introducendo.

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