Trent'anni di successi e oltre 2,5 milioni di euro di fatturato: ecco perché i fondatori di un'azienda riminese hanno scelto di premiare i 27 dipendenti con un viaggio premio ai Caraibi
Festeggiare trent’anni di attività insieme ai propri dipendenti, regalando una vacanza da sogno: così un’azienda di Rimini ha scelto di premiare i collaboratori per l’impegno dimostrato nel tempo.
A premiare i 27 dipendenti in forze nell’azienda è la Lasersoft, azienda di spicco del settore dei software gestionali dedicati a strutture alberghiere e attività commerciali del ramo ristorazione con sede a Rimini. Grazie ai traguardi raggiunti, i 27 dipendenti sono stati premiati con ben 7 giorni ai Caraibi, a partire dal prossimo 4 gennaio 2018 da godere anche insieme alla famiglia, a carico però dei dipendenti; non solo un ringraziamento, ma per i due titolari è anche un’occasione per rafforzare lo spirito di gruppo tra i partecipanti.
Con un fatturato di oltre 2,5 milioni di euro, gli ex compagni di scuola Antonio Piolanti e Marco Pesaresi si sono lasciati alle spalle i tempi della programmazione al loro primo software all’interno dei pochi 20 mq del garage per mettere in piedi un meccanismo perfetto fatto di persone pronte a dare cuore e anima per il lavoro. «Molti lavorano come se l’azienda fosse la loro, con un impegno e una disponibilità che vanno ben oltre quello che spetterebbe loro. Non hanno paura di fare straordinari, né di lavorare anche fuori orario in caso di urgenze e necessità»; così hanno descritto i propri dipendenti Piolanti e Pesaresi intervistati da Il Resto del Carlino che, già nel 2008, avevano offerto un viaggio premio a Dubai.
«Senza loro non saremmo riusciti ad espanderci in questo modo, sono loro il nostro vero capitale umano», hanno dichiarato i due fondatori durante l’intervista, spiegando come ogni anno alla grande famiglia si aggiungano almeno uno o due nuovi elementi: «Ogni anno assumiamo una o due persone. L’ultimo è stato un giovane informatico selezionato all’università di Cesena. Dopo aver fatto il tirocinio l’abbiamo messo sotto contratto».
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