Qualche settimana fa a Milano, negli uffici amministrativi di Eni, un uomo, 41 anni, ha rischiato di morire avvelenato dalla propria compagna di scrivania. La donna, 50 anni, avrebbe messo dell’acido nella bottiglietta d’acqua del collega che, dopo il primo sorso, accorgendosi dello strano sapore, ha chiamato subito aiuto.
I carabinieri hanno ricostruito altri episodi di molestie telefoniche verso l’uomo e anche verso un’altra collega, 35 anni, che si sarebbe ritrovata, inoltre, la porta di casa e l’auto imbrattate con della vernice.
La donna è stata arrestata e accusata di tentato omicidio e atti persecutori. La cinquantenne, nubile, senza precedenti avrebbe agito spinta da gelosie verso le due vittime, gelosie non riconducibili a ragioni sentimentali ma scaturite in ambito lavorativo.