Un report di Willis Towers Watson, multinazionale americana specializzata nel brokeraggio, nella consulenza e nelle risorse umane, ha confrontato gli stipendi iniziali in Europa. Altro che debito pubblico, lo spread tra Italia e Germania è più alto quando sono le risorse umane ad essere prese in analisi. Al primo impiego i neo laureati italiani guadagnano il 66% in meno rispetto agli ex studenti tedeschi. Non possiamo stupirci quindi se i nostri cervelli scappano dal Bel Paese.
Secondo i dati i nostri neo laureati percepiscono uno stipendio massimo di 32.637 euro l’anno, un terzo in più rispetto ad un neo diplomato (24.569) ma sempre più basso rispetto a quello della media dei laureati europei. Un neo laureato tedesco può raggiungere fino a 54.351 euro l’anno, quindi, appunto, il 66% in più della media di un omologo laureato in Italia. In Francia si percepisce un 25% in più dei nostri studenti, 43.325 euro al primo impiego.
Soltanto in Spagna ci avviciniamo alla paga media italiana con 30.598 euro annui. Siamo indietro anche per quanto concerne la progressione, abbiamo stipendi più bassi della media e che crescono meno rispetto alla media europea.
Un italiano, dopo due anni di lavoro, vede il suo stipendio aumentare solo del 10%, quando invece in Francia e in Germania si registra un aumento del 20%, mentre in Spagna e in Regno Unito l’aumento registrato è del 25%. Nonostante questo, il 18% degli italiani sono laureati, quasi 1 su 5. Il report si conclude con una classifica dei lavori più remunerativi che risultano essere quelli commerciali con uno stipendio massimo di 33.694 euro, seguiti da quelli in ambito legale e nell’ingegneria.