Chi meglio dei propri dipendenti sa cosa funziona e cosa no nel proprio settore? Chi meglio di chi si interfaccia ogni giorno con le diverse problematiche può suggerire come aumentare la produttività e l’efficacia di un processo? Come dice Arnaldo Camuffo, professore del dipartimento di Management e Tecnologia all’Università Bocconi, “le organizzazioni che non hanno problemi, non è che non ne abbiano, semplicemente non ne vedono. E questo è un grosso problema”. Matteo Storchi, presidente e amministratore delegato della Comer Industries spiega come la crescita dell’impresa sia dovuta anche dal continuo flusso di informazioni che circolano tra gli operatori. “Ognuno ha il compito di dare almeno 8 suggerimenti all’anno, per migliorare l’attività all’interno dello stabilimento”, questo significa che l’azienda riceve più o meno 12 mila suggerimenti ogni anno per cui i responsabili sono tenuti a fornire un feedback. Il risultato di questa pratica è un miglioramento continuo del lavoro di tutti che “in tre anni ha portato a una riduzione degli overhead, i cosiddetti costi indiretti, del 30%” afferma Storchi.
Le idee vengono dalle persone, la tecnologia e l’intelligenza artificiale aiutano i lavoratori a fare meglio ma “le scelte qui le fanno gli individui”.
La Facco Corporation ha messo a punto un nuovo sistema per coniugare due aspetti, quello della cultura e quello delle idee. Il progetto si chiama Cultura2, stimola le persone a frequentare mostre e musei, proprio perché l’azienda crede che la cultura funga da moltiplicatore per tutti. L’azienda vicentina ogni 15 giorni mette in palio due biglietti per la partecipazione a mostre, musei e fiere del territorio. A vincere è chi sviluppa l’idea migliore in ambiti come la qualità di prodotto o lavorativa, la fluidità di processo, la riduzione dei costi e l’innovazione. Le idee vincenti vengono poi sviluppate e fatte proprie dall’azienda. Grazie a questo progetto sono stati apportati molti miglioramenti, ad esempio è stata snellita la fase di spedizione, migliorata la procedura di confezionamento, si sono ridotti i tempi di lavorazione di alcuni macchinari e sveltiti di molto alcuni processi come la smaltatura. Il progetto Cultura2 rende ognuno attore del cambiamento invitandolo a contribuire con le proprie idee.
Un altro progetto interessante è quello della Zoppelleto Spa, che grazie al progetto Job Campus, ha ospitato in azienda alcuni giovani studenti all’ultimo anno di università. La missione era quella di imprimere un cambiamento in ottica “lean”, termine che, applicato alla manifattura, intende rivedere i processi e le attività per renderli più efficienti e ridurre gli sprechi. La necessità dell’azienda era quella di rivedere completamente il capannone per lavorare meglio e sprecare meno tempo. “Avevamo bisogno di una visione fresca, senza i preconcetti tipici di alcuni ambienti di lavoro, e devo dire che aspettativa è stata rispettata”, afferma Luca Zoppelletto. “Bisogna aprirsi ai suggerimenti che arrivano da chi è più aggiornato, fresco di studi universitari, e i ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario”.